| l' a., segretario generale del pli, risponde alla lettera aperta del
prof. assunto pubblicata sul "tempo" del 30 marzo. i liberali,
afferma l' a., sono consapevoli che occorre ricostruire la funzione
essenziale dell' universita' e difendere, insieme al diritto allo
studio, la liberta' di insegnamento del docente. il disegno di legge
all' esame del senato non tutela abbastanza tale liberta', per questo
i liberali ne sono contrari. alla formula del tempo pieno per i
docenti i liberali preferiscono quella del pieno impegno, da riferire
sia a docenti che a discenti. i liberali, continua l' a., non si sono
opposti alle nuove figure di "professore a contratto" e di "aggiunto"
perche' sarebbe stato difficile ripristinare assistentato e libera
docenza nella loro antica veste. grande importanza riveste il
dottorato di ricerca. il nodo piu' urgente da sciogliere e' comunque
quello dell' autonomia: e' necessario prima di tutto che sia abolito
il valore legale dei titoli di studio. l' a. conclude osservando che
se anche i liberali non hanno la forza necessaria per attuare il loro
progetto di riforma universitaria, essi godono dello appoggio di
numerosi studenti liberali e di molti docenti.
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