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153239
IDG840601136
84.06.01136 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
D' Avossa Edoardo
L' accordo sul costo del lavoro: principi ispiratori e prospettive nell' evoluzione delle relazioni industriali
relazione al Convegno sul tema "L' accordo sul "Costo del lavoro". Principi ispiratori. Profili istituzionali e normativi" a cura del Centro Nazionale Studi Diritto del Lavoro "Domenico Napoletano", Milano, 7 maggio 1983
Riv. dir. lav., an. 2 (1983), fasc. 4, pt. 1, pag. 639-662
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D712; D181
L' accordo sul costo del lavoro, che ha chiuso la difficile vertenza sindacale, apertasi con la disdetta della scala mobile, segna una tappa significativa nella evoluzione delle relazioni industriali verso modelli di neo-corporativismo. L' accordo infatti, gia' sotto il profilo formale propone la rilevante novita' di una veste trilaterale, ma il dato non e' certo solo formale, posto che anche sul piano sostanziale si tratta di un vero e proprio accordo trilaterale, che rende esplicito quello scambio politico tra i soggetti rappresentantivi ed il Governo, gia' avviato nella fase della solidarieta' nazionale, e consistente, da un lato, nell' impegno degli organismi sindacali di mantenere la contrattazione in un ambito coerente all' azione governativa, e, dall' altro lato, in un intervento del Governo inteso a condizionare il suo operato anche alle esigenze della contrattazione e, conseguentemente, a preparare il terreno piu' favorevole per la sua composizione. Tuttavia, nonostante le pretese dell' accordo, che tocca quasi tutte le materie oggetto di particolari attenzioni negli ultimi tempi, resta il dubbio che la sua stipulazione abbia rappresentanto un necessario tributo alla formula della governabilita' e non racchiuda quello scambio di consenso, che invece sarebbe stato necessario in un accordo di tale portata. Le non sopite difficolta' incontrate dalle parti sociali nella successiva fase dei rinnovi contrattuali dimostrano quanto meno l' eccessivo ottimismo delle prime valutazioni, che avevano parlato dell' accordo come un vero e proprio patto sociale. Nell' accordo e' possibile inoltre individuare ulteriori evoluzioni di quel ripensamento sul modello garantista che aveva fortemente caratterizzato la legislazione giuslavoristica fino alla prima meta' degli anni '70, e che aveva gia' subito una prima erosione da parte delle c.d. norme a derogabilita' collettiva. Peraltro il ripensamento sul garantismo non viene neanche sottoposto, come invece era avvenuto in precedenza, al filtro di un maggior controllo sindacale, apparendo, quindi, ormai diffusa, anche nell' ambito sindacale, la convinzione che le rigidita' insite nella disciplina del rapporto di lavoro rappresentino un onere intollerabile per un moderno ed efficiente assetto produttivo delle imprese.
Acc. Interconfederale 5 maggio 1965 (licenziamenti per riduzioni del personale) art. 1 Acc. Interconfederale 26 gennaio 1977 (costo del lavoro e produttivita')
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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