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153286
IDG840601183
84.06.01183 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Corapi Diego, Bianco C. Massimo
La gestione in comune di un appalto pubblico: associazione temporanea, consorzio, societa' di fatto o contratto associativo innominato?
Riv. dir. civ., an. 20 (1983), fasc. 4, pt. 2, pag. 647-655
(Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
D3114
Ricordato come l' "Associazione temporanea tra Imprese" per il compimento di un' opera pubblica abbia ricevuto anche in Italia una regolamentazione con gli artt. 20 - 23 della legge n. 584/1977, Diego Corapi illustra come tali articoli regolino la materia, rilevando che le norme della legge n. 848 per quanto riguarda la gestione dell' appalto assegnato, si limitino piuttosto a tutelare esigenze dell' ente pubblico appaltante e comunque a designare l' associazione temporanea nei suoi termini essenziali. Esamina quindi le conseguenze sulla qualificazione dei rapporti tra le imprese riunite e tra queste ed i terzi, soffermandosi su una soluzione che e' stata proposta e che viene da lui criticata, che e' quella di considerare l' associazione temporanea come automaticamente trasformata in un vero e proprio consorzio con attivita' esterna, e quindi sottoposta alla normativa prevista per questo contratto associativo (art. 2612 c.c.), quando le imprese associate gestiscono l' appalto in comune, ovvero, come si dice con espressione dei pratici, "in sociale". Il secondo Autore, Massimo Bianco, invece nell' ipotesi di gestione economica in comune dell' appalto, ritiene debba ammettersi la realta' giuridica del gruppo e l' applicazione dei principi elementari che governano l' esercizio associato di un'attivita' economica; l' atipicita' del rapporto ritiene pero' comporti una alterazione dello schema societario.
l. 8 agosto 19778 n. 584 art. 2612 c.c.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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