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153325
IDG840700003
84.07.00003 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Salvestroni Umberto
Espropriazione di terreni della riforma e prelazione dei confinanti
nota a Cass. sez. un. civ. 1 marzo 1983, n. 1530 Cass. sez. III civ. 18 gennaio 1983, n. 475
Giur. agr. it., an. 30 (1983), fasc. 4, pt. 2, pag. 219-224
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D91612; D91184
In contrasto con la prima delle sentenze annotate, l' A. ritiene che il vincolo di inespropriabilita' delle terre di riforma anche se gia' riscattate dall' assegnatario, disposto a suo avviso in funzione della riserva di proprieta' dell' Ente, debba considerarsi ridotto a quindici anni a seguito della legge n. 386 del 1976. Ritiene possibile l' esecuzione forzata per obbligazioni pecuniarie dopo il riscatto del fondo, ma pone il problema del coordinamento tra esecuzione e prelazione del confinante che, a suo avviso, avviene a parita' di condizioni nei limiti di congruita' del prezzo di vendita fissato dall' Ispettorato. Concorda con la sentenza sulla competenza del giudice ordinario per le controversie tra aggiudicatari e confinanti titolari di prelazione legale. Critica poi la seconda sentenza, ravvisando un contrasto con la "ratio" della legge sulla prelazione nell' affermazione della costituzione di una comunione pro indiviso nell' ipotesi di prelazione da parte di una pluralita' di confinanti.
l. 29 maggio 1967, n. 379 art. 18 l. 12 maggio 1950, n. 230 art. 7 l. 14 agosto 1971, n. 817 art. 8 l. 26 maggio 1965, n. 590
Ist. dir. agrario - Univ. FI



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