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| IDG840900086 | |
| 84.09.00086 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Izzo Gioacchino
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| Note sulla subordinazione della sospensione condizionale della pena
alla demolizione del fabbricato abusivo
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| comunicazione inviata al Convegno sul tema "Il territorio", Latina,
5-7 novembre 1982
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| Giust. pen., an. 87 (1982), fasc. 12, pt. 2, pag. 733-736
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| D50415; D540; D18225; D18227
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| La nuova formulazione dell' art. 165 c.p. ha posto al giudice il
problema della possibilita' o meno di subordinare, nel caso di
condanna per reati edilizi, la sospensione condizionale della pena
alla demolizione dell' opera abusiva (intesa tale demolizione come
rimozione delle conseguenze dannose o pericolose del reato, dato che
il limite alla concessione di tale beneficio e' in detta norma
ricondotto al fatto che "la legge non disponga altrimenti"). Secondo
l' A., la soluzione al quesito e' decisamente negativa, in quanto nel
caso "de quo" e' da individuare nella normativa vigente (art. 15 l.
10/1977) un sistema sanzionatorio (amministrativo) che individua l'
autorita' (amministratore) competente a rinnovare le conseguenze di
una condotta che puo' anche assumere i connotati del reato edilizio,
escludendo in tal modo la competenza concorrente del giudice penale.
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| art. 165 c.p.
l. 17 agosto 1942, n. 1150
art. 15 l. 28 gennaio 1977, n. 10
art. 128 l. 24 novembre 1981, n. 689
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