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Stampa giuridica

Documento


15348
IDG791301050
79.13.01050 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
tedeschi mario
banche, banchieri e liberta'. baffi non e' il "re sole"
Borghese, an. 30 (1979), fasc. 20 (20 maggio), pag. 141-142
(testo con illustrazioni)
d18120; d18124
a 15 giorni dalle elezioni, decine dei massimi esponenti del mondo del credito, primo fra tutti il governatore della banca d' italia, sono formalmente imputati, a seguito delle 2 istruttorie, sull' italcasse e sui finanziamenti alla sir. il problema del mondo bancario si riproporra' dopo le elezioni come il piu' importante. i falsi banchieri, scrive l' a., avevano l' obbligo di controllare la reale situazione dei finanziati e l' effettivo impiego delle somme per i fini stabiliti. e' il problema degli istituti speciali e del credito agevolato, dunque, che deve essere affrontato; ma e' anche la questione della natura giuridica degli istituti. il problema non si risolve con la statalizzazione surrettizia delle casse di risparmio. la classe politica non puo' illudersi di vedere risolti i suoi problemi dai giudici; cio' non toglie che dopo le elezioni scatteranno i mandati di cattura. si impongono, scrive l' a., tre esigenze: superare il passaggio dall' una all' altra legislatura senza eccessivi nuovi traumi per il settore del credito; evitare che si instauri il "processo continuo" alle banche; varare un nuovo assetto legislativo. il mondo del credito non ha capito che la partecipazione politica si puo' esercitare in forme nuove, sia sul piano organizzativo sia su quello informativo, in modo da creare il consenso e ricostituire la fiducia intorno alle banche. invece, conclude l' a., si continua a "strofinarsi" ai politici.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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