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| IDG791301052 | |
| 79.13.01052 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| fini massimo
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| il giudice e' disuguale per tutti
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| Europeo, an. 35 (1979), fasc. 20/21 (24 maggio), pag. 30
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| (testo con illustrazioni)
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| d0230
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| (Sommario: mai come oggi la magistratura e' apparsa legata al potere
politico. eppure la costituzione repubblicana garantisce ai giudici
una autonomia e una "irresponsabilita'" che alcuni ritengono
addirittura eccessive. come mai, allora, si e' giunti alla situazione
attuale?)
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| larghi settori della magistratura sono oggi legati al potere politico
e ai partiti. beria d' argentine, presidente del tribunale dei
minorenni, ritiene che buone responsabilita' della situazione abbiano
i magistrati di sinistra e in particolare magistratura democratica.
antonio bevere, di magistratura democratica, replica che il proprio
gruppo non ha fatto che una dichiarazione di verita', smascherando le
ipocrisie del passato. solo pochi magistrati come il dottor giuseppe
mirabelli si ostinano a credere ancora alla neutralita' del
magistrato. gaetano pecorella, avvocato, docente di diritto, mette in
luce il meccanismo di interessi che e' alla base di ogni inchiesta;
la responsabilita' del giudice, sostiene pecorella, deve essere
affermata. in proposito c' e' il disegno di legge presentato dal
senatore viviani, a cui si oppone la maggioranza dei magistrati.
beria sostiene che l' unica forma di controllo possibile resta ancora
quello disciplinare, del consiglio superiore. il giudice maccarone e'
forse l' unico contrario a questa tesi. ambrosini propone di separare
il pubblico ministero dalla magistratura giudicante. alcuni avanzano
la tesi di rendere il giudice elettivo, come avviene nel diritto
anglosassone. esiste il progetto di riforma: essa risolverebbe in
gran parte l' annoso problema del segreto istruttorio e dei rapporti
fra magistratura e stampa.
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| art. 101 cost.
art. 104 cost.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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