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| IDG841100037 | |
| 84.11.00037 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Giuliano Mario
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| Le procedure concorsuali nei rapporti italo-tedeschi
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| relazione al nono Congresso dell' associazione per gli scambi
culturali tra giuristi italiani e tedeschi, Siena 7-10 dicembre 1982
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| Riv. dir. intern. priv. proc., an. 19 (1983), fasc. 4, pag. 705-730
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D31311; D40216; D4450; D881
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| L' ambito della giurisdizione italiana in materia fallimentare non e'
determinato dall' art. 4 c.p.c. in quanto tale norma presuppone il
contraddittorio delle parti che manca nel processo fallimentare. Tale
ambito risulta dall' art. 9 della legge fallimentare che prevede la
possibilita' di dichiarare fallito in Italia l' imprenditore,
italiano o straniero, che abbia nel territorio italiano la sede
principale o secondaria della propria impresa. Un provvedimento
straniero dichiarativo di fallimento potra' acquistare efficacia in
Italia con la procedura di cui all' art. 796 c.p.c. quando esso abbia
le caratteristiche di una sentenza. Nei rapporti fra l' Italia e la
Repubblica federale tedesca si puo' ritenere che il riconoscimento
delle sentenze di fallimento sia regolato dalla Convenzione 9 marzo
1936.
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| art. 4 c.p.c.
art. 9 r.d. 16 marzo 1942 n. 267
art. 796 c.p.c.
Conv. Italia-Germania 9 marzo 1936 (riconoscimento ed esecuzione
sentenze)
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| Ist. dir. internazionale - Univ. FI
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