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| IDG830601335 | |
| 83.06.01335 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Bianca C. Massimo
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| Dimensione europea e dimensione sociale (riflessioni sul codice
civile)
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| conversazione al Convegno per il Quarantesimo del codice civile
organizzato nel settembre 1982 dall' Istituto di diritto privato
dell' Universita' di Sassari
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| Vita not., an. 35 (1983), fasc. 1-2, pt. 1, pag. 6-10
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D3; F424
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| L' A. si pone la domanda se il codice civile risponde ancora alla sua
funzione di compendio dei principi generali del diritto privato
vigente e se risponde alle esigenze che la societa' del nostro tempo
avverte. Non puo' ignorarsi, secondo l' A., la vocazione europea che
si avverte specificatamente nella materia delle obbligazioni e del
contratto, e guarda con rinnovato interesse agli sforzi volti all'
elaborazione di testi giuridici comuni, e piu' precisamente alla
elaborazione di un diritto contrattuale unificato. Esaminando il
codice in relazione ad una dimensione europea, l' A. rileva la sua
crescente carenza in relazione alla dimensione sociale. In proposito
rileva che il problema di una disparita' socio-economica dei
contraenti e' pressoche' ignorato; rileva inoltre che le scarse norme
del codice sulle associazioni appaiono del tutto inadeguate all'
importanza assunta da certe organizzazioni associative, e che il
settore sanitario suggerisce altre considerazioni, e che non vi e'
alcuna norma che tenga conto della diversa considerazione che
meritano gli acquirenti di beni di prima necessita', e che non vi e'
una norma adeguata alla responsabilita' del produttore per la
dannosita' di prodotti di larga diffusione, ed ancora che le norme
codicistiche risultano del tutto inadeguate di fronte al fenomeno
della contrattazione di massa.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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