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| IDG830601348 | |
| 83.06.01348 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Perulli Antonio
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| Trascrizione del testamento e del certificato di denunziata
successione
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| Riv. dir. ipot., s. 1, an. 25 (1983), fasc. 1, pag. 26-30
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D30830; D3028
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| L' A. riportando l' opinione del D' Orazi-Flavoni rileva come la
trascrizione del testamento nella stragrande maggioranza dei casi
(esclusi, cioe', quelli di acquisto del legato) e' con il codice in
vigore un abuso - al quale i Conservatori non si dovrebbero prestare
- e che minaccia di perpetuarsi soltanto per forza di abitudine e per
una inopportuna reminiscenza dell' art. 2 d.l. 21 aprile 1918, n.
575. Per quanto riguarda i certificati di denunziata successione, l'
A. e' del parere che, ai fini della repertorizzazione delle visure e
del rilascio dei certificato ipotecari, e' opportuno che continui a
sussistere l' obbligo della trascrizione del certificato di
denunziata successione che rende pubblici e facilmente individuabili
tutti indistintamente i passaggi dei beni immobili e diritti
immobiliari per successione. Di contrario parere e' invece il Bonis,
che ne ha proposto l' abolizione.
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| art. 2 d.l. 21 aprile 1918, n. 575
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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