| L' A. esamina, in chiave storica e descrittiva, il contratto
collettivo nazionale lavoro cooperative di consumo, illustrandone il
carattere avanzato, sia per singoli istituti e per i diritti
riconosciuti ai lavoratori, sia per impostazione complessiva, nel
panorama contrattuale e particolarmente in confronto al contratto
collettivo nazionale lavoro commercio. Viene evidenziato che l'
articolazione della contrattazione nazionale e aziendale si delinea
non tramite la centralizzazione delle sedi negoziali ne' in funzione
stabilizzante anticonflittuale, bensi' tramite la sollecitazione del
concorso critico, e quindi anche conflittuale non eversivo, di
autonomie collocate ai diversi livelli. Il fatto che nelle coop.
consumo, in quanto coop. di utenza diverse dalle coop. di lavoro, i
lavoratori dipendenti sono soci eventualmente ed unicamente nella
loro veste di consumatori, rende una minore ambiguita' di ruolo che,
superando un generico solidarismo, si misura nel concreto sulla
coincidenza degli obbiettivi della cooperazione e del sindacato, i
cui reciproci rapporti dunque si atteggiano in maniera antagonistica
ma non avversativa. L' analisi dei diritti sindacali e dei diritti di
informazione, assai estesi ed incisivi, introduce al tema della
partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese, che si
qualifica non per essere supporto o forma di aggregazione del
consenso attorno a scelte aziendali, ma per promuovere un contributo
critico e autonomo nella fase di costruzione delle strategie
aziendali armonicamente inserite nel progetto cooperativo.
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