| La nota, cogliendo lo spunto da due dei processi in corso per fatti
di terrorismo (il "7 aprile", e l' appello per le Unita' Comuniste
Combattenti), svolge alcune considerazioni relative al problema dell'
amministrazione della giustizia e, piu' profondamente, al
"ristabilimento della giustizia" nella societa' italiana dopo i
cosiddetti anni di piombo, segnati non solo dalla "legislazione d'
emergenza", ma anche da una "giurisprudenza" e da una "mentalita' d'
emergenza". Si discute in particolare il problema di un provvedimento
legislativo che raccolga e consolidi i frutti del movimento di
"dissociazione" dalla lotta armata, che si e' diffuso nelle carceri
negli ultimi anni. A questo proposito, si sostiene che la tesi che,
se vuole sortire veramente effetti positivi, tale provvedimento va
varato con urgenza e dev' essere coraggioso, cioe' non troppo
restrittivo. Infine, si rileva la disponibilita' dei credenti nei
confronti di mentalita' e iniziative favorevoli alla pacificazione
sociale.
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