| oggi le partecipazioni statali intervengono nei piu' diversi settori
manifatturieri e dei servizi, pur lasciando viva ed attiva la
concorrenza delle imprese private. la validita' della formula, scrive
l' a., trova una sua giustificazione per la presenza di due elementi
che interessano la nostra economia: 1) l' esistenza di aree
sottosviluppate di scarso interesse per l' imprenditoria privata; 2)
una struttura industriale contraddistinta da una debolezza
finanziaria e tecnologica tale da mettere in posizione subordinata il
nostro sistema economico rispetto agli altri paesi industrializzati.
il problema degli smobilizzi, continua l' a., e' sempre vivo e
andrebbe approfondito cercando di attenuare quel meccanismo per cui
un' azienda, finche' da' profitti e' privata, quando entra in crisi
diventa pubblica accollandosi tutti gli oneri inerenti al
salvataggio, ma una volta di nuovo attiva, essa debba ridiventare
privata. parlamento e governo, osserva l' a., intervengono in momenti
differenti e con ruoli distinti: al governo spetta l' indirizzo
programmatico delle partecipazioni statali, al parlamento il
controllo politico sull' attuazione dei programmi e sull' andamento
delle gestioni. si tratta, scrive l' a., di dare maggiore chiarezza a
queste funzioni. le partecipazioni statali, conclude l' a., devono
operare perseguendo l' economicita' di gestione, in libera
concorrenza con l' imprenditoria privata.
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