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Documento


15436
IDG791301138
79.13.01138 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
rodota' stefano
l' avvocato difensore
Repubblica, an. 4 (1979), fasc. 98 (4 maggio), pag. 6
d96900; d60353; d0230
l' a. osserva che sta nascendo una nuova figura dell' avvocato, parimenti attento all' uso dei codici e dei mezzi di comunicazione di massa, alla fissazione di un' udienza ed alla convocazione di una conferenza stampa. cio' dimostra che qualcosa sta mutando nel ruolo sociale e politico dell' avvocato il qualesi colloca oggi a cavallo tra la macchina della giustizia e il circuito delle comunicazioni di massa. l' a. osserva che, per altro, i giudici sono portati a fornire all' opinione pubblica tutte le informazioni di cui dispongono allo scopo di innescare il controllo di essa sul proprio operato. si e' voluto, da parte di alcuni, imporre il segreto istruttorio anche agli avvocati: un simile irrigidimento, non accompagnato da una riforma del processo, diminuisce le gia' ridotte possibilita' di controllare lo svolgimento delle inchieste. solo delle indiscrezioni pilotate bisogna realmente temere. circa il problema dei difensori arrestati per complicita' con gli imputati (spazzali, cappelli, senese), l' a. afferma che la credibilita' di un processo e' tanto maggiore quanto piu' libera riesce ad essere l' attivita' dei difensori.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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