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15446
IDG791301148
79.13.01148 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
mirone domenico
la legge del fatto compiuto. il giudice e i contratti
Sole, an. 115 (1979), fasc. 118 (27 maggio), pag. 3
d713; d0230
guido neppi modona, in un articolo su "repubblica" del 18 maggio ha presentato come un attacco frontale alle liberta' sindacali e al diritto di sciopero la domanda proposta dalla rappresentanza industriale alla magistratura di accertamento della liceita' delle forme di lotta promosse dalla flm (federazione lavoratori metalmeccanici). modona argomentava: 1) le definizioni aprioristiche dei contenuti del diritto di sciopero sarebbero mistificazioni dottrinali con ripercussioni sulla giurisprudenza; 2) in mancanza della legge regolatrice del diritto di sciopero non si potrebbe addossare alla magistratura un compito di supplenza. l' a. osserva, di contro, che la giurisprudenza non ha usurpato alcun potere. corte costituzionale e cassazione hanno desunto i limiti per lo sciopero dai principi generali dell' ordinamento. alcuni giudici a partire dall' autunno caldo, hanno tentato la legittimazione di comportamenti spesso contrastanti con i principi di sicurezza generale sul piano del riscontro giuridico-formale. l' a. osserva che il diritto di sciopero soffre necessariamente dei limiti e chi chiede accertamenti di legittimita' persegue l' obiettivo di sostituire alla volonta' del parlamento la pronuncia di un giudice. i limiti al diritto di sciopero sono stati indicati dalla magistratura che ha interpretato le norme esistenti. l' abuso del diritto di sciopero, conclude l' a., e' suscettibile di ledere l' interesse aziendale ma pure quello collettivo.
art. 40 cost. art. 28 l. 20 maggio 1970, n. 300
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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