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15458
IDG791301160
79.13.01160 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
pennacchini erminio
tre proposte operative. fatti e non piu' parole per la lotta al terrorismo
Tempo, an. 36 (1979), fasc. 117 (7 maggio), pag. 1
d187; d542
(Titoletti: inasprimento della legge penale. maggiori poteri alla polizia. servizi di sicurezza)
dopo i fatti di piazza nicosia pochi volevano ancora tollerare le cautele legislative che, dirette a proteggere il cittadino, finivano per avvantaggiare solo criminali ed assassini. ed in tali casi le diverse garanzie costituzionali e democratiche sono state considerate solo come atti di debolezza dello stato. l' a. esamina i settori di possibile immediato intervento: 1) inasprimenti della legge penale; per fare o modificare le leggi occorre che sia ricostituito il parlamento. l' a. afferma di avere sempre sostenuto che i problemi si risolvono con una maggiore efficienza preventiva e repressiva. una giustizia rapida e' piu' efficace di una giustizia severa. potenziamento quindi, prosegue l' a., delle forze dell' ordine. 2) maggiori poteri alla polizia. inutile ormai, dice l' a., recriminare sul passato quando si voleva da taluni partiti disarmare la polizia o combattere la legge reale. bisogna che il servitore del popolo che lavora nelle strutture della sicurezza pubblica senta il conforto morale della fiducia e la totale protezione dello stato. e quando il nemico, continua l' a., e' certo e visibile occorre ricordarsi che di nemico si tratta, non di cittadino. 3) servizi di sicurezza. la difesa dello stato, afferma l' a., non tollera limiti o remore di qualsiasi natura, salvo quelle morali. in fase di ristrutturazione dei servizi di informazione e sicurezza occorre curarne l' efficiente funzionalita'.
l. 22 maggio 1975, n. 152
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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