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15562
IDG791301224
79.13.01224 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
redazione
con la riforma sanitaria. la restaurazione medica arriva in fabbrica
Lotta continua, (1978), (23 dicembre),
d1882; d7772
(Sommario: nel nostro paese in media ogni due ore muore un operaio sul lavoro, vuol dire dodici al giorno, quasi quattrocento al mese, piu' di quattromila in un anno; altre migliaia muoiono di cancro . altre malattie professionali, migliaia impazziscono. non bisogna dimenticare mai queste cifre; averle sempre negli occhi e' la base per costruire il "nostro" concetto di valore della vita umana)
(Titoletti: decide lo stato. una medicina solo come controllo)
in tema di salute, l' a. osserva che i progetti padronali si realizzano, negli articoli della riforma sanitaria, innanzitutto attraverso un meccanismo funzionale al controllo della gestione della salute da parte del potere; inoltre lo stato si riserva la predisposizione delle misure di sicurezza e le concentrazioni massime accettabili delle sostanze nocive nei luoghi di lavoro, abitativi, e nell' ambiente esterno. nella riforma sanitaria non c' e' alcuna parola riguardo alla istituzione di qualche organismo che svolga ricerche sulle sostanze da immettere nella produzione, ne' tanto meno strutture cui sia affidata la diffusione di conoscenze gia' acquisite rispetto alla nocivita'. il decentramento e il dispiegarsi nel territorio di talune strutture non avra' certo segno positivo per la classe operaia ma servira' a realizzare il capillare controllo sulle assenze da un lato, l' individuazione e l' espulsione della forza lavoro inabile alla produzione dall' altro. nella parte riguardante la salute dei lavoratori la riforma sanitaria dimostra il proprio carattere antipopolare. (articolo tratto dalla rassegna stampa n. 5 del 7 febbraio 1979, dal titolo: "la riforma sanitaria", a cura dell' ufficio documentazione e stampa del senato della repubblica).
l. 23 dicembre 1978, n. 833
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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