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15592
IDG791301255
79.13.01255 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
coen federico
dibattito. fattore c: il ritardo culturale fa rimuovere la questione costituzionale
Avanti, an. 83 (1979), fasc. 147 (29 giugno), pag. 15
f411; f421
l' a. commenta lo scritto di massimo salvadori pubblicato su "l' avanti" del 17 giugno 1979 e afferma che le cause della anomalia della politica italiana stanno nel fatto che la sinistra non solo non e' riuscita nel giro di 30 anni a diventare autonoma forza di governo, ma per di piu' e' costretta a cooperare con il partito egemone dello schieramento conservatore per rendere possibile ad esso di governare. il problema e' riconducibile ad un assetto costituzionale che favorisce la frantumazione elettorale e affida la ricomposizione degli indirizzi a mediazioni interpartitiche. l' a. sottolinea la difficolta' che la sinistra incontra nell' elaborare una propria cultura di governo, a porsi realisticamente dinanzi ai problemi della societa'. alla base di questa difficolta' e' l' idea che la societa' sia da riplasmare e che tale compito spetti ad un partito o a un gruppo di partiti portatori di verita'. l' a. evidenzia come la "questione comunista" sia diversa da quella "socialista": il pci soffre di ritardi culturali che ne fanno un partito "diverso" non solo dai partiti moderati, ma anche dalle altre forze di sinistra; il psi ha invece compiuto la propria rivoluzione culturale e se esso non ha potuto cogliere in pieno in termini di consensi elettorali il frutto del rinnovamento culturale della sinistra, cio' e' avvenuto nella sua tendenza a chiudersi in se stesso e nel sovrapporsi di due linee strategiche fra loro incompatibili: quella dell' alternativa di sinistra e quella dell' unita' nazionale. l' a. osserva che non e' possibile pensare a una unita' tra comunisti e socialisti: e' pero' auspicabile una alleanza.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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