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156419
IDG841200329
84.12.00329 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Cacciavillani Ivone
Le sanzioni penali antimafia negli appalti di opere pubbliche (leggi 462 e 726 del 1982)
Riv. giur. edil., an. 26 (1983), fasc. 3, pt. 2, pag. 215-224
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D121; D1210
Premesso che le due leggi del 1982 (n. 462 e n. 726) completive della c.d. "legge antimafia" del 1965 (n. 575) introducono, accanto a vistose limitazioni alla "circolabilita'" delle obbligazioni nascenti dal contratto di appalto di opere pubbliche, severe sanzioni penali a garanzia della regolarita' degli appalti e della loro esecuzione, l' A., per inquadrare adeguatamente le innovazioni della nuova disciplina e la portata delle limitazioni introdotte, procede ad un breve esame della normativa previgente di carattere generale in materia di appalto e concessione di opere pubbliche. Esamina poi le disposizioni della legge 13 settembre 1982 n. 646, modificata dalla legge 12 ottobre 1982 n. 726 (di conversione del d.l. 6 settembre 182 n. 629), evidenziando come il legislatore abbia inteso introdurre severe misure repressive dei fenomeni mafiosi, specialmente nel campo economico e in questo ambito in materia di opere pubbliche, indicata da piu' parti come la piu' cospicua fonte di guadagno per la criminalita' organizzata.
l. 13 settembre 1982, n. 646 l. 6 ottobre 1982, n. 724 l. 31 maggio 1965, n. 575
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