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156431
IDG841200341
84.12.00341 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Picotti Lorenzo
L' illecito depenalizzato e la figura di reato permanente nel passaggio tra la vecchia disciplina ed i nuovi "principi generali" in tema di violazione amministrativa
nota Pret. Ravenna 21 novembre 1980
Giur. merito, an. 14000 (1982), fasc. 4-5, pt. 3, pag. 1005-1015
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D16103
L' A. osserva che la sentenza in rassegna (pronunciata prima della entrata in vigore della nuova normativa sulla "depenalizzazione", l. n. 689/81) denuncia i gravi problemi e le difficolta' di orientamento cui puo' trovarsi di fronte il giudice civile, investito della cognizione di un illecito amministrativo senza che ne siano chiaramente precisati i confini e l' autonomia rispetto ai principi disciplinanti l' illecito penale. Cerca quindi, con brevi osservazioni, di offrire alcuni spunti, non solo per una piu' corretta impostazione della questione, che ritiene risolta in modo non condivisibile dal giudice, ma anche per una verifica della funzionalita' ed utilita' della nuova "parte generale" dell' illecito amministrativo, di cui alla recente legge n. 689 citata, nella soluzione di un problema concreto e sicuramente attuale come quello in questione.
art. 9 l. 3 maggio 1967, n. 317
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