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156460
IDG841200370
84.12.00370 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Maddalena Paolo
Danno ambientale, danno pubblico e responsabilita' amministrativa
Impr. amb. pubbl. amm., an. 9 (1982), fasc. 1-3, pt. 1, pag. 20-34
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D1825; D18801; D16; D1540
L' A. rileva lo scarso interesse dimostrato dalla dottrina circa il ruolo della Corte dei Conti in sede di tutela ambientale e, piu' genericamente, in sede di tutela dei c.d. interessi diffusi. Rileva inoltre come la sfiducia nelle istituzioni porti i gruppi e le associazioni a chiedere la tutela dei beni culturali e ambientali, quali interessi collettivi e diffusi, senza tener conto della inadeguatezza di un tale tipo di tutela che e' affidata in prime cure alla Pubblica Amministrazione, e che, per tutelare l' ambiente occorre innanzi tutto un controllo giurisdizionale della Pubblica Amministrazione e sul comportamento dei pubblici poteri. Accenna quindi alla giurisdizione contabile come strumento di controllo giurisdizionale sul comportamento dei pubblici poteri, osservando come l' inserimento della giurisdizione contabile nel quadro generale delle varie giurisdizioni offra nuovi strumenti per la tutela ambientale e non incida, ne' tanto meno si sostituisca, agli strumenti offerti dalle altre giurisdizioni; in particolare l' inibitoria resta all' iniziativa dei singoli ed e' affidata al giudice ordiario, il tema del risarcimento del danno, invece, e' rimesso alla competenza del giudice contable. Segnala l' inadeguatezza della disciplina di cui agli artt. 2043 ss. c.c. per la tutela del danno ambientale, che e' un danno pubblico, non un danno individuale, e, quindi, va ristorato secondo la disciplina del diritto pubblico come lesione di interesi umani collettivi, e quindi come distruzione di utilita' pubbliche. Conclude osservando come l' inserimento della giurisdizione contabile nel quadro delle giurisdizioni non dia luogo a sovrapposizioni, ma copra un vuoto lasciato libero dalle altre giurisdizioni.
art. 2043 ss. c.c.
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