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157082
IDG840710206
84.07.10206 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Di Gravio Dario
Ancora sullo "spazio tecnico" per chiedere il concordato preventivo prima del fallimento e dopo l' amministrazione controllata
nota a App. Lecce 11 dicembre 1982
Giur. merito, an. 16 (1984), fasc. 4-5, pt. 1, pag. 862-867
D3130
L' A. insiste sulla incostituzionalita' degli artt. 188 e 192 l. fall. nella parte in cui non preservano la posizione del debitore in modo da consentirgli di conoscere l' esito dell' amministrazione controllata per esercitare la facolta' di chiedere il concordato preventivo. L' A. pone l' accento anche sulle distorsioni interpretative sulla sentenza di fallimento come "soluzione finale" che assorbe ogni questione sulle possibili procedure concorsuali volontarie (amministrazione controllata e concordato preventivo) annullando ogni possibile graduazione nella consecuzione delle procedure di concorso. Dopo aver esaminato le tappe dei procedimenti, l' A. addebita all' interprete un sostanziale appiattimento dei diritti del debitore e delle posizioni dei creditori: una conseguenza negativa va ricercata infatti, secondo l' A., nell' inutilita' del ricorso per Cassazione avverso il diniego di amministrazione controllata essendo previsto per la sentenza di fallimento un diverso sistema di impugnativa (opposizione a sentenza dichiarativa dinanzi allo stesso Tribunale) con la conseguenza che, mancando l' intersecazione delle procedure, la sentenza della Cassazione non avrebbe alcuna rilevanza nel fallimento gia' aperto.
art. 188 l. fall. art. 192 l. fall.
Ist. dir. agrario - Univ. FI



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