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157101
IDG840800029
84.08.00029 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Tarantini Giovanni
Problemi e prospettive del controllo di merito delle leggi regionali
Giur. cost., an. 28 (1983), fasc. 8, pag. 1609-1628
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D021151; D03120
L' A. osserva che due eventi hanno caratterizzato l' esperienza regionale: la mancata attivazione del procedimento di controllo parlamentare su leggi regionali da parte del Parlamento e la costanza con cui la Corte Costituzionale ha interpretato il limite dell' interesse nazionale come presupposto di legittimita' della potesta' legislativa regionale. Trovandosi a dover svolgere un ruolo di supplenza - in mancanza di una tempestiva ed organica legge statale di adeguamento e cornice -, la Corte ha fatto inevitabilmente valere la propria visione del regionalismo. Quanto al contenuto ed agli effetti della decisione del Parlmento sulla questione di merito, osserva che qualora non sia possibile un' interpretazione univoca delle deliberazioni delle due Camere, spettera' alla regione interessata trarre le piu' opportune conseguenze, promulgando la legge se e nelle parti in cui non risulticensurata da entrambe le deliberazioni parlamentari. Rimane tuttavia preminente il valore di direttiva politica che l' atto delle Camere assume nei confronti sia delle regioni che del Governo, predeterminando i limiti di merito dell' autonomia legislativa regionale e la connessa attivita' governativa di controllo.
art. 127 Cost.
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