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157322
IDG841000210
84.10.00210 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Franchi Franca
Brevi considerazioni sui controlli fiscali in Italia
Riv. leg. fisc., an. 78 (1983), fasc. 5, pag. 849-854
D21551; D2154; D23156; D230i, anche se la programmazione dell' attivita' degli uffici riguarcrementando il gettito, sia combattendo l' evasione, con l' adozi
In tema di controlli fiscali l' A. osserva che i decreti delegati del 1972 e 1973 hanno violato i criteri stabiliti dalla legge delega per la riforma tributaria separando l' attivita' di controllo in materia di IVA da quella in materia di imposte dirette provocando cosi' dispersioni di energie ed informazioni e duplicazioni pregiudizievoli. L' irrigidimento, la formalizzazione ed il carattere vincolato dell' attivita' accertatrice, cosi' come prevista negli schemi legislativi, hanno prodotto l' effetto opposto di un' enorme discrezionalita' dell' azione degli uffici, cui ha posto in parte rimedio - peraltro con discutibile chiarezza - la legge n. 146 del 1980, precisando che gli uffici procedono al controllo delle dichiarazioni ed all' individuazione dei soggetti che ne hanno omesso la presentazione sulla base di criteri selettivi fissati annualmente dal Ministero tenendo anche conto delle loro capacita' operative. Rilevato il fine di migliorare e potenziare le attivita' di controllo ed accertamento, sia inone di criteri trasparenti ed imparziali, l' A. precisa che il programma dei controlli non coincide con quello degli accertamentda tutte le fasi del controllo-accertamento.
art. 31 d.p.r. 29 settembre 1973 n. 600 art. 37 d.p.r. 29 settembre 1973 n. 600 art. 55 d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 633 art. 6 l. 24 aprile 1980 n. 146 art. 51 d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 633
Ist. dir. tributario - Univ. GE



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