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157359
IDG841000247
84.10.00247 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Gera Giovanni
Uno scottante problema con quasi duemila anni d' anzianita': dalla definizione teorica all' imposizione effettiva del reddito
Comm. trib. centr., an. 15 (1983), fasc. 12, pt. 2, pag. 1639-1641
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
S113ano sia il concetto di reddito, flusso di beni riproducibili sia quo di un' attivita' o di un fondo e non mancava una individuazione
L' A. osserva che il problema della definizione di un concetto di reddito generalmente accettabile (e preliminarmente alla definizione di reddito imponibile) e' tutt' altro che recente. Nell' antichita' non solo era ben presente il concetto di reddito come flusso periodico di beni, ma se ne precisavano le modalita' di calcolo in funzione della detrazione delle spese. Brani di Paolo, Ovidio, Ulpiano e Giavoleno Prisco provano che i Romani avevello di reddito prodotto e si erano posti il problema dell' eventuale integrazione degli incrementi di capitale nel reddito, anticipando i sostenitori del concetto di reddito consumato o reddito come flusso di soddisfazioni. Nel pensiero dei giureconsulti romani prevaleva l' identificazione del reddito con il prodott differenziata dei concetti di capitale e di patrimonio. Secondo l' A. alcune delle definizioni rinvenibili di reddito e di patrimonio avrebbero potuto costituire base accettabile per l' imposta, ma il senso pratico dei romani fece loro preferire un metodosostanzialmente catastale per l' accertamento del prodotto dellaterra, attraverso il quale comunque si attuo' il tentativo di commisurare l' imposta da un' entita' configurabile come reddito netto.
Ist. dir. tributario - Univ. GE



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