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| IDG841200456 | |
| 84.12.00456 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Flores Angelo
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| Il ricorso straordinario e la Corte Costituzionale
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| nota a C. Cost. 29 luglio 1982, n. 148
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| Riv. giur. scuola, an. 22 (1983), fasc. 6, pag. 1246-1252
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D1513
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| La Corte Costituzionale con la sentenza in epigrafe afferma l'
illegittimita' del comma 1 dell' art. 10 del d.p.r. 24 novenbre 1971
n. 1199, nel quale non si prevede che l' ente publico (diverso dallo
Stato), i cui atti vengono censurati con ricorso straordinario, possa
chiedere la trasposizione della lite alla sede giurisdizionale alla
stessa stregua del controinteressato. L' A. osserva che la sentenza
della Corte, sotto alcuni aspetti, appare essere un condizionamento
piuttosto grave alla liberta' di scelta della via per la tutela dei
diritti e degli interessi. Peraltro siccome gli enti pubblici sono
certamente in posizione di supremazia rispetto al ricorrente, la
stessa sentenza appare un intervento per scoraggiare il cittadino ad
aprire una lite nei riguardi degli enti, quali comprensori, comuni,
province e regioni. Premesse queste considerazioni in generale, l' A.
osserva che la sentenza della Corte induce a riproporre alcuni
problemi, quale quello di rendere facoltativa l' assistenza da parte
dell' avvocato, quello della semplificazione e chiarezza delle
procedure circa le notifiche, quello della fissazione di termini
perentori per l' iter del ricorso straordinario e infine quello di
una riforma seria della giutizia amministrativa per uscire dagli
attuali schemi paludosi.
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| art. 10 d.p.r. 24 novembre 1971, n. 1199
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