| 15970 | |
| IDG791301610 | |
| 79.13.01610 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| ferri nicola
| |
| il giurista. un codice che risale al 1930
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Mattino, an. 88 (1979), fasc. 223 (29 agosto), pag. 3
| |
| | |
| d51711
| |
| | |
| | |
| (Sommario: oltretutto la sentenza non dice se le scene di erotismo,
mostrate ad un pubblico di spettatori maggiorenni, fossero idonee ad
offendere la coscienza della societa')
| |
| | |
| l' a. rileva, in riferimento alla questione dell' oscenita' in
materia di opere cinematografiche, che la normativa attuale che
tratta la regolamentazione e la difesa del senso del pudore risale al
1930. ma la difesa del pudore viene a mancare nel caso in cui l'
opera cinematografica o teatrale risulti di indiscutibile valore
culturale e costituisca, quindi, un opera d' arte. deve dunque
considerarsi opera d' arte solo quella ove sussista un perfetto
equilibrio tra mezzo espressivo ed emozione interiore, atta a
regolarizzare un valore di universale intuizione ed a suscitare
reazioni estetiche. si sottolinea altresi' l' enorme difficolta' in
cui si trovano i giudici nel valutare il valore artistico di un
determinato mezzo espressivo per la mancanza di codici di valutazione
| |
| art. 21 cost.
art. 23 cost.
art. 529 comma 2 c.p.
| |
| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
| |