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161382
IDG850410059
85.04.10059 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Passigli Stefano
Riforme istituzionali e sistema politico
Riv. it. sc. pol., an. 14 (1984), fasc. 2, pag. 185-207
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D021
Il dibattito, in atto in Italia in questo momento, sulla necessita' di riformare le istituzioni politiche e' una conseguenza della diffusa convinzione di una crisi del sistema politico. L' articolo rileva che sono a confronto su questo argomento due posizioni di carattere generale: quella dei c.d. "integrazionisti" che sottolineano le deboli qualita' rappresentative e di responsabilita' del sistema; quella dei c.d. "decisionisti" che mettono in risalto la bassa capacita' decisionale e la decadenza del sistema. Il sistema politico italiano ha mostrato una diminuita efficacia decisionale principalmente per la mancanza di coesione nella maggioranza di governo, fenomeno tipico di un sistema di partiti polarizzato. L' articolo analizza le varie proposte avanzate nell' attuale dibattito sulle riforme istituzionali in rapporto alla loro fattibilita', alla loro conseguenza rispetto ai fini perseguiti e alle loro probabili conseguenze, cioe' la loro efficacia e i rischi politici che comportano. L' A. conclude sostenendo che soltanto le riforme riguardanti la struttura dell' esecutivo e il suo rapporto con il Parlamento, mentre non producono un impatto negativo sulla rappresentativita' delle istituzioni, hanno alcuni effetti positivi sulla capacita' decisionale del sistema, presentano bassi rischi politici e sembrano infine fattibili entro certi limiti. Il vero rischio, tuttavia, e' che la situazione politica renda possibile l' effettuazione non delle riforme utili, ma di quelle inutili.
Centro diretto da G. Taddei Elmi - IDG Firenze



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