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| IDG850410062 | |
| 85.04.10062 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Lombardo Antonio
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| Governo, Primo Ministro, Alta Amministrazione
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| Riv. it. sc. pol., an. 14 (1984), fasc. 2, pag. 245-263
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D0213
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| Lo scopo principale di una riforma istituzionale in Italia dovrebbe
essere, secondo l' A., quello di rafforzare i poteri del Capo dell'
Esecutivo e dell' Alta Amministrazione. Anche accettando
sostanzialmente l' attuale sistema costituzionale caratterizzato
dalla responsabilita' dell' Esecutivo nei confronti del Parlamento,
e' dimostrato che lo sviluppo dell' autonomia del Governo conduce a:
rafforzamento della sua posizione nei riguardi del Parlamento
allargando la sua capacita' normativa; dare piu' potere alla
maggioranza parlamentare nei confronti dell' opposizione; rendere l'
Esecutivo e l' Alta Amministrazione piu' forti rispetto ai sindacati
e ai gruppi di pressione. Per raggiungere questi fini vengono
illustrate alcune modifiche costituzionali che sembrano produrre le
piu' notevoli positive conseguenze con il minimo cambiamento
possibile della Costituzione. Piu' specificamente si suggerisce di
modificare l' art. 76 della Costituzione che riserva al Parlamento il
monopolio della funzione legislativa; di rafforzare i poteri dell'
Esecutivo per l' approvazione dei decreti legislativi e di stabilire
il ruolo costituzionale dell' Alta Amministrazione assicurandone l'
autonomia. I citati cambiamenti potrebbero portare a un piu'
effettivo riequilibrio fra Governo e Parlamento, fra maggioranza e
opposizione e fra sistema amministrativo e di governo da una parte
sindacati e gruppi di interesse dall' altra.
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| art. 76 Cost.
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| Centro diretto da G. Taddei Elmi - IDG Firenze
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