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161388
IDG850410065
85.04.10065 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Fisichella Domenico
Doppio turno e "Democrazie difficili"
Riv. it. sc. pol., an. 14 (1984), fasc. 2, pag. 309-329
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D02102
L' articolo analizza gli effetti dell' introduzione del sistema elettorale maggioritario del doppio turno. Dopo aver esaminato le diverse versioni di questo sistema, l' A. rileva che esso si diversifica dal "plurality system" in quanto non ha apprezzabili effetti sul numero dei partiti, mentre si distingue dal sistema proporzionale per la sua efficacia manipolatoria e dis-rappresentativa. Tuttavia, la sua efficacia sulla distribuzione dei seggi varia secondo la partecipazione alle elezioni di un partito ritenuto dalla cultura politica prevalente come un partito antisistema. L' analisi di diversi casi storici mostra che, come conseguenza generale, il sistema maggioritario del doppio turno, anche se non si puo' dire che abbia grande influenza sulla formazione di un sistema di partiti strutturato, tende specificamente a sottorappresentare un partito antisistema. La seconda parte dell' articolo cerca di accertare alcune delle condizioni necessarie per rendere funzionante il sistema maggioritario del doppio turno come strumento effettivo di sottorappresentazione di partiti antisistema. Infatti i partiti antisistema possono essere sottorappresentati solo se: i partiti a favore del sistema sono disponibili a contrarre alleanze fra di loro; l' identificazione di partito e l' immagine di regime dell' elettorato tendono a non beneficiare i partiti antisistema; i partiti antisistema non superano il 35% dei voti.
Centro diretto da G. Taddei Elmi - IDG Firenze



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