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161389
IDG850410066
85.04.10066 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Ferrari Vincenzo
Riflessioni sulla sociologia del diritto in Italia
relazione al Convegno su "Vent'anni di sociologia in Italia" indetto dalla Facolta' di Scienze Sociali dell' Universita' di Trento, Trento, 16 marzo 1984
Soc. dir., an. 10 (1983), fasc. 3, pag. 7-20
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
F321
Questo scritto fu presentato dall' A. alla conferenza tenutasi recentemente a Trento nel XX anniversario di quella facolta' di Scienze Sociali, e dedicata ad una panoramica della sociologia italiana degli ultimi venti anni. Ferrari rifiuta di scrivere una storia della sociologia del diritto in Italia ed osserva che numerosi scritti, specialmente quelli di Renato Treves, offrono buone probabilita' per affrontarla. Piuttosto, l' A. intende mettere a fuoco gli approcci teorici che prevalgono attualmente fra gli specialisti italiani, come pure alcuni equivoci che emrgono dai loro dibattiti. La sociologia del diritto italiana, rileva, non e' mai stata grossolanamente empirica. In particolare, l' influenza della filosofia del diritto e' stata determinante nell' indurre gli studiosi a compiere sforzi per intrecciare costantemente la teoria e la ricerca. Treves stesso fu sempre molto deciso nel rifiutare sia l' astratto teorizzare, sia l' attivita' di pura indagine. Il rapporto tra teoria e ricerca oggi viene verificato nel campo di approcci neo-funzionalisti. Qui, tuttavia, si possono osservare due diverse tendenze. Da un lato, le teorie empiriche di Bobbio offrono una vera opportunita' di combinare l' analisi funzionale (che egli distingue dalla filosofia funzionalista) con le teorie del conflitto, secondo una epistemologia popperiana. Dal lato opposto, gli studiosi seguaci dell' insegnamento di N. Luhmann intendono il funzionalismo come una sorta di postulato universale. Percio' essi sono portati a dare "a priori" delle spiegazioni e a lasciare da parte la ricerca socio-giuridica come un sottoprodotto secondo una visione tipicamente neo-idealista. Il contrasto e' abbastanza vivo da dare luogo a seri equivoci. Come primo efficace esempio Ferrari si riferisce alla eternamente riproposta opposizione fra le due sociologie del diritto, una teoretica e l' altra empirica, dove l' implicazione e' che la seconda dovrebbe essere subordinata alla prima, con la giustificazione che i concetti teoretici non possono essere convalidati dall' osservazione. La frequente distinzione qualitativa fra macrosociologia e microsociologia del diritto ha la stessa natura, sebbene i suoi difensori normalmente non specifichino che cosa in realta' essi attribuiscano alle due categorie e frequentemente confondano le ipotesi con i materiali empirici in esame. Inoltre, le invocazioni nel nome della sociologia critica del diritto sono della stessa scarsa qualita'. Il discorso socio-giuridico si muove criticamente dai fatti ai valori, ma del tutto paradossalmente la definizione di sociologia critica del diritto viene spesso riservata, a volte ingiustamente, alle osservazioni che muovono dai valori, cio' che, nel migliore dei casi, ripropone un classico approccio del diritto naturale.
Centro diretto da G. Taddei Elmi - IDG Firenze



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