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| IDG850410068 | |
| 85.04.10068 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Gridelli Velicogna Nella
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| Scipio Sighele e la scuola penale positiva
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| Soc. dir., an. 10 (1983), fasc. 3, pag. 37-64
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D59; F321
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| In questo articolo l' A. esamina il lavoro di Sighele dal punto di
vista giuridico e psico-sociologico. Ricorda l' influenza che ebbe
all' estero e l' interesse destato dalle sue teorie sulla suggestione
di massa. In verita', come giurista, criminologo e psicologo Sighele
e' tenuto in molta considerazione sia ai suoi tempi che ai nostri. L'
A. presta particolare attenzione al contenuto di quattro libri nei
quali Sighele parla dei fenomeni della associazione delinquenziale
(societa' di persone per scopi criminali) e dei comportamenti
collettivi. Un' analisi di questi lavori mostra che egli puo' essere
considerato un precursore della moderna sociologia del diritto.
Infatti nei suoi studi sulla "coppia criminale" e in generale sulle
associazioni e complicita' nel crimine, egli afferma che non si deve
guardare solo alle forme giuridiche astratte di associazione nel
crimine, ma anche all' uomo che lo commette, che e' condizionato da
fattori antropologici, psichici, sociali specialmente di suggestione.
Il legislatore e il giudice dovrebbero valutare tutti questi fattori,
il primo per modificare i provvedimenti legislativi e il secondo per
emanare giudizi appropriati. L' A. mette in rilievo come il "Codice
Rocco" abbia adottato alcune proposte innovative di riforma di
Sighele: per esempio le circostanze attenuanti applicabili a coloro
che commettono delitti sotto l' effetto della suggestione di una
folla tumultuante.
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| Centro diretto da G. Taddei Elmi - IDG Firenze
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