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Documento


161417
IDG850410094
85.04.10094 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Burruso Renato
Esperienza giuridica ed informatica
relazione tenuta al secondo convegno nazionale di studio per giovani laureati in materie giuridiche, sul tema "Le nuove professioni giuridiche", Bologna, 7-9 ottobre 1983
Iustitia, an. 37 (1984), fasc. 1, pag. 44-65
F79
L' A. illustra tre ragioni fondamentali perche' ogni giurista si impossessi dell' uso del computer nello svolgimento della propria professione: perche' in futuro, almeno le leggi formulate con opportuno rigore, algoritmizzate, potranno essere applicate dal computer; perche' esso serve a mettere in luce lacune e contraddizioni del dettato legislativo ed evidenzia gli spazi lasciati dal legislatore alla discrezionalita' del giudice; perche' ha una funzione di memorizzazione, documentazione e comunicazione; perche' consente una rapida, ampia e approfondita, efficace ricerca data la possibilita' di poter consultare, da terminale, le leggi, la giurisprudenza, la dottrina giuridica riportate negli archivi magnetici. Rilevati alcuni delicatissimi problemi giuridici in ogni campo del diritto, che la diffusione del computer comporta, l' A. sostiene che questo, in quanto "esecutore di ordini mediati, integrati e condizionati" puo' aprire un capitolo completamente nuovo nella storia del diritto: sul modo tesso di concepire la legge, su come prepararla e scriverla, su come e da chi farla applicare, sui metodi per farla conoscere, studiare, verificarne i contenuti. L' A. conclude esprimendo la convinzione che fare un corretto uso dell' EDP in generale e, in particolare, dell' informatica giuridica, contribuira' notevolmente a formare persone e giuristi piu' consapevoli, piu' raziocinanti e, al tempo stesso, piu' ricchi di fantasia, piu' filosofi, piu' orientati a costruire una societa' in cammino verso un "umanesimo integrale".
Centro diretto da G. Taddei Elmi - IDG Firenze



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