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161425
IDG850410102
85.04.10102 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Guastini Riccardo
La dottrina dello stato di Marx rivisitata
conferenza tenuta alla Facolta' di diritto della Universita' del "Pais Vasco", San Sebastian, 17 maggio 1983
Politico, an. 48 (1983), fasc. 4, pag. 609-619
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
F42092
L' A. esamina criticamente quattro tesi della teoria marxista dello Stato: lo Stato e' condizionato dalla base economica della societa'; lo Stato non e' che un' organizzazione della classe dominante; lo Stato del periodo di transizione dal capitalismo al comunismo e' una dittatura del proletariato; sotto il comunismo lo Stato e' soggetto ad un processo di estinzione. Viene introdotto un concetto fondamentale: la distinzione fra "forma" e "contenuto" dello Stato. Con l' espressione "forma" dello Stato l' A. designa i soggetti e le procedure attraverso cui sono poste le decisioni imperative. Con l' espressione "contenuto" dello Stato, l' A. designa l' insieme delle norme di condotta che compongono l' ordinamento statuale. Vengono rilevate le ambiguita' e le oscurita' delle quattro sopramenzionate tesi marxiste. In particolare, l' A. mette in risalto che non e' del tutto chiaro se i concetti marxisti sullo Stato si riferiscono alla forma o ai contenuti dello Stato. Ad ogni modo, secondo l' A., la prima e la seconda tesi marxiste sono del tutto inesatte o insuscettibili di una verifica empirica. Alcune diverse interpretazioni delle stesse teorie, intese a sottrarle a ogni tentativo di falsificazione, vengono discusse e nello stesso tempo criticate. Per quanto riguarda la terza e la quarta tesi marxiste, esse vengono rifiutate per le loro gravi indeterminatezze. In particolare, la teoria della dittatura del proletariato viene rifiutata sulla base della sua utilita' a giustificare un qualsiasi regime politico. La teoria della estinzione dello Stato deve essere respinta essendo incompatibile con ogni ragionevole definizione di "comunismo". Infine, l' A. afferma che "comunismo" propriamente inteso lungi dal definire una societa' senza Stato, dovrebbe piuttosto definire uno Stato illiberale (sebbene democratico).
Centro diretto da G. Taddei Elmi - IDG Firenze



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