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| IDG850910013 | |
| 85.09.10013 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Giampietro Pasquale
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| Metodiche biologiche a servizio dell' ambiente (l. "Merli", riforma
sanitaria ed esperienze regionali)
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| Cass. pen., an. 23 (1983), fasc. 8, pag. 1892-1905
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| (Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
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| D539; D544; D1825; D51905; D6142
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| L' A. osserva che la normativa in tema di tutela dell' ambiente, e
specificatamente la legge Merli, mutua nella sua impostazione il
vizio di fondo d' un approccio culturale al problema particolarmente
carente: la prospettiva biologica che dovrebbe ispirare l' intero
sistema e' in realta' inesistente. Si guarda infatti alla qualita'
delle emissioni senza valutare il rilevante aspetto quantitativo,
senza considerare le condizioni del corpo recettore. L' A. pone in
luce, per contro, una interpretazione della legge Merli che consente
di ritenere spostata l' attenzione del legislatore dal mero controllo
degli scarichi alla salvaguardia delle risorse. Soprattutto la
disciplina amministrativa pone in luce finalita' privilegiate di
prevenzione piuttosto che di repressione di condotte dannose. Ritiene
l' A. che la perizia biotica sul corpo recettore possa trovare
utilizzazione nell' ambito del procedimento penale.
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| art. 635 c.p.
art. 314 c.p.p.
l. 10 maggio 1976, n. 319
l. 23 dicembre 1978, n. 833
l. 24 dicembre 1979, n. 650
l. 5 marzo 1982, n. 62
l.r. ER 1 febbraio 1983, n. 9
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