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| IDG850910014 | |
| 85.09.10014 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Lattanzi Giorgio
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| La non punibilita' dei componenti del Consiglio Superiore al vaglio
della Corte Costituzionale: considerazioni e divagazioni
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| nota a C. Cost. 3 giugno 1983, n. 148
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| Cass. pen., an. 23 (1983), fasc. 9, pag. 1916-1920
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D0231; D0214; D660
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| La Corte Costituzionale con la sentenza annotata statuisce che: "sono
ammissibili le questioni di costituzionalita' relative a norme penali
di favore, anche se queste, nonostante un eventuale pronuncia di
incostituzionalita' continuano ad avere efficacia per il principio di
irretroattivita' delle norme incriminatrici. Nella motivazione l' A.
individua una netta distinzione tra principio di legalita' e
principio di irretroattivita' e riconferma l' inammissibilita' delle
impugnazioni tendenti alla configurazione di nuove norme penali. L'
A. ritiene che tale limite non abbia ragion d' essere, essendo la
Corte un momento di produzione normativa: non puo' quindi
configurarsi una violazione del principio di legalita'. La questione
sottoposta alla Corte offre lo spunto per alcune osservazioni sul
Consiglio Superiore della Magistratura: a parere dell' A. per porre
fine al processo di degenerazione dell' importante istituzione
occorre come primo rimedio cambiare il sistema elettorale dei membri
togati.
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| art. 134 Cost.
art. 23 l. 11 marzo 1953, n. 87
art. 5 l. 3 gennaio 1981, n. 5
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