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162237
IDG850910053
85.09.10053 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Fortuna Saverio
Rileggendo la "Defence sociale nouvelle"
Marc Ancel, "Defence sociale novelle", Parigi, Gujas, settembre 1981
Rass. penit. crim., an. 5 (1983), fasc. 1, pag. 377-389
D5030
L' A. propone un commento alla terza edizione della fortunata opera di Marc Ancel, comparsa a Parigi - dopo quelle del 1954 e del 1966 - nel 1981. Premesso che non solo alla originalita' delle idee occorre aver conto nel valutare le proposte neodefensionistiche - giacche' in tal caso non potrebbe non sottolinearsi come buona parte del bagaglio culturale della difesa sociale fosse patrimonio acquisito nel dibattito penologico e penalistico dell' ultimo secolo - l' A. osserva che il valore effettivo della dottrina anceliana risiede nello specifico approccio alla lotta contro il crimine. Approccio antidommatico e personalistico, utile, anche nella metodologia, a superare le opposizioni delle opposte Scuole di ciascuna cogliendo in una prospettiva integrata g 1li approcci significativi e carichi di senso. E in realta' - come rileva anche Francesco Cavalla nel suo libro "La pena come problema" (che reca a sottotitolo "Il superamento della concezione razionalistica della difesa sociale") Ancel riconosce la difficolta' di definire la difesa sociale nei suoi contenuti propositivi, precisando che essa presuppone anzitutto un modo di pensare, di affrontare e riconsiderare i problemi essenziali della giustizia penale e della politica criminale alla luce di alcune nozioni essenziali che costituiscono il fondamento dell' intero sistema. Deve percio' concludersi che quella di Ancel e' piuttosto una "antiteoria" che rifiuta gli elementi caratterizzanti le due principali Scuole come anche il metodo analitico del tecnicismo giuridico. La Defence sociale nouvelle procede in primo luogo ad un' esame critico e alla analisi del sistema di protezione della societa' contro il crimine, e in tale prospettiva fa appello a tutte le scienze umane e all' impiego metodico della ricerca scientifica. Essa si propone, soprattutto, di fornire come oggetto alla reazione contro il delitto non piu', solamente, la espiazione o la repressione punitiva, ma la prevenzione della delinquenza e il recupero del reo in un contesto di pacificazione sociale.
Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze



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