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162241
IDG850910057
85.09.10057 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Nascetti Gian Paolo
Il programma di edilizia penitenziaria tra istanze di decentramento e necessita' di urgenza
Rass. penit. crim., an. 4 (1982), fasc. 3-4, pag. 537-568
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D18243; D644
L' A. esamina tutti i provvedimenti normativi in materia di edilizia penitenziaria, emanati in Italia dal 1971 in poi, discutendone aspetti, contenuti, interazioni, procedure e relazioni tra l' attivita' dello Stato e quella dell' Ente locale in materia. Si sofferma sul carattere di urgenza della normativa stessa, carattere che ha imposto lo snellimento delle procedure, ma che si e' risolto nella progressiva emarginazione dell' Ente locale da tale attivita'. Questo indirizzo risulta diametralmente opposto a quello che nell' ultimo decennio ha attributo in altri campi, progressivamente, nuove funzioni a regioni e comuni. In particolare, sono state trascurate - e spesso totalmente ignorate - le competenze regionali e comunali in materia di urbanistica e beni ambientali, mentre l' attivita' di questi enti veniva ridotta allo svolgimento di compiti meramente strumentali e di supplenza dell' Amministrazione statale. Ne e' conseguito, inoltre, un fenomeno di omogeneizzazione dei modelli architettonici. Di fatto, ne risulta negata l' apertura verso l' Ente locale nell' esecuzione penitenziaria, che e' uno degli elementi costitutivi della riforma del 1975. L' A. pero' nota che le regioni non hanno mai impugnato, nel settore dell' edilizia penitenziaria, la normativa statale lesiva delle loro competenze.
l. 12 dicembre 1971, n. 1133 l. 1 luglio 1977, n. 404 l. 24 aprile 1980, n. 146 l. 30 marzo 1981, n. 119 l. 21 dicembre 1977, n. 967 l. 5 agosto 1978, n. 469
Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze



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