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| IDG851010048 | |
| 85.10.10048 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Galli Renato
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| Per una revisione delle sanzioni pecuniarie in materia tributaria
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| Dir. prat. trib., vol. 51, (1980), fasc. 6, pt. 1, pag. 1425-1448
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D21900
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| La riforma italiana attuata in esecuzione della l. 9 ottobre 1971, n.
825, a giudizio dell' A., non si puo' certo definire perfetta; a
riprova di cio' basta pensare all' elevato numero di provvedimenti
legislativi che si sono succeduti negli anni sino ad oggi. Al
contrario, la normativa in esame non riconosce ai contribuenti un'
analoga situazione di fallacita'. Infatti la riforma abbonda di
sanzioni, non solo - in questo caso generale - contro chi commette
volontariamente delle infrazioni al fine di sottrarsi ai propri
doveri di contribuente, ma anche contro chi cade in errore,
commettendo cioe' in buona fede un' inosservanza; da tanto l' A. ne
deduce che per il contribuente l' errore non e' ammesso. L' A. quindi
incentra la sua analisi su quei casi alquanto dubbi che ingenerano
per il contribuente in buona fede continui pericoli di errori di
interpretazione. Riproponendosi questo scopo, l' A. non vuole certo
dare delle soluzioni di volta in volta da lui ritenute giuste, in
quanto cio' esulerebbe dai limiti della sua ricerca, ma intende
rendere palese l' obiettiva incertezza in cui viene a dibattersi il
contribuente, che e' poi il "vero" destinatario delle norme
tributarie.
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| l. 9 ottobre 1971, n. 825
d.p.r. 29 settembre 1973, n. 597
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| Ist. dir. tributario - Univ. GE
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