| 162321 | |
| IDG851010069 | |
| 85.10.10069 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| Misto' Pia Grazia
| |
| Il condono e l' INVIM
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| nota a Comm. Centr. sez. 16 11 gennaio 1980, n. 59
| |
| Dir. prat. trib., vol. 52, (1981), fasc. 1, pt. 2, pag. 20-22
| |
| | |
| D24055; D2195; D23113
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| La Commissione Tributaria Centrale nella sentenza in epigrafe
affronta il controverso problema dei riflessi in materia d' INVIM
della definizione automatica, "per condono", del valore accertato ai
fini del tributo successorio (ex art. 6 d.l. 5 novembre 1973, n. 600,
convertito in l. 19 dicembre 1973, n. 823). Per il tramite del
condono si mira soltanto alla definizione del quantum, lasciando
impregiudicato il valore imponibile; infatti tale istituto non
interviene nella produzine degli effetti derivanti dalla precisazione
del valore imponibile, non costituendo uno dei criteri di
definizione. A giudizio dell' A., giustamente la Commissione Centrale
ha considerato come valore iniziale il maggiore valore accertato
dall' ufficio e non quello ridotto come derivato dalla definizione
automatica. A riprova di cio' basti considerare che il condono
presuppone il riconoscimento della stessa base imponibile assunta
nell' accertamento de quo; con esso, infatti, viene riconosciuto l'
an debeatur. Inoltre l' A. condivide l' opinione espressa dalla
Commissione secondo cui l' accettazione dell' istituto del condono
implica la rinuncia alle questioni relative all' esistenza ed alla
legittimita' del rapporto d' imposta, talche' il rapporto tributario
puo' considerarsi esaurito in conseguenza del semplice atto del
condono.
| |
| art. 6 l. 19 dicembre 1973, n. 823
| |
| Ist. dir. tributario - Univ. GE
| |