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| IDG851010083 | |
| 85.10.10083 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Serianni Vincenzo
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| Sull' appropriazione indebita delle ritenute d' acconto da parte del
sostituto di imposta
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| nota a Trib. Vercelli 13 ottobre 1980
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| Dir. prat. trib., vol. 52, (1981), fasc. 2, pt. 1, pag. 276-282
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| D2144; D21801; D51915; D537
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| L' A. individua nella decisione in esame alcune argomentazioni degne
di nota; una di questa, in cui si articolano le motivazioni della
difesa e della sentenza stessa, muove dalla definizione di sostituto
d' imposta contenuta nell' art. 64 del d.p.r. n. 600 del 1973.
Durante il processo si erano delineate due linee teoriche differenti
sull' argomento, l' una da parte della difesa, l' altra da parte del
P.M.. La difesa sosteneva che il sostituto d' imposta e' un obbligato
diretto verso lo Stato per debito proprio e che le somme di denaro
trattenute permangono nel suo patrimonio e gli appartengono in
continua disponibilita', salvo poi l' obbligo sanzionato penalmente
in caso di mancato versamento all' erario delle somme stesse. Le tesi
del P.M. erano di tutt' altro tenore: contestava, infatti, la
permanenza di dette somme nel patrimonio del soggetto obbligato e
sosteneva che per meglio caratterizzare il comportamento posto in
essere dall' imputato era necessario esaminare da una parte le norme
che concretamente disciplinano l' attivita' del sostituto e, dall'
altra, gli elementi che concorrono a formare la fattispecie tipica
del reato di appropriazione indebita. Le asserzioni del P.M. sembrano
all' A. maggiormente condivisibili, anche alla luce degli artt. 23 e
ss. d.p.r. n. 600 del 1973 in armonia con il principio enunciato
dall' art. 1376 c.c. e dall' art. 646 c.p..
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| art. 23 d.p.r. 29 settembre 1973, n. 600
art. 64 d.p.r. 29 settembre 1973, n. 600
art. 646 c.p.
art. 1376 c.c.
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| Ist. dir. tributario - Univ. GE
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