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162343
IDG851010091
85.10.10091 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Santa Maria Alberto
Disciplina valutaria, sanzioni penali e certezza del diritto
Dir. prat. trib., vol. 52, (1981), fasc. 3, pt. 1, pag. 603-618
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D2191; D26
La disciplina dei cambi e degli scambi con l' estero risponde alla necessita' di difendere la quotazione della moneta nazionale nei confronti delle altre principali monete; ha il compito, cioe', di salvaguardare le riserve valutarie cosi' da consentire l' intervento stabilizzatore dell' autorita' monetaria sul mercato dei cambi, che si riflette poi sull' andamento dei prezzi e sull' attivita' economica in generale. Per sua natura, dunque, tale disciplina e' necessariamente elastica e flessibile: essa ha lo scopo di osservare i movimenti di valuta nei brevi periodi, guardando alla entita' dei flussi piuttosto che al contenuto dell' operazione. Cio' spiega come l' introduzione di sanzioni penali in materia valutaria avvenga in periodi di particolare crisi della bilancia dei pagamenti. Ma l' adozione di sanzioni penali in questo settore crea l' inevitabile contrasto fra il carattere rigido che e' proprio della norma penale e quello elastico della disciplina valutaria. L' impossibilita' di sopprimere i due opposti caratteri delle rispettive norme determina non pochi profili di incostituzionalita' della legge penale valutaria, ex art. 25 Cost. - ad esempio - per il mancato rispetto del principio di riserva di legge. Secondo l' A., stante questa obbiettiva difficolta', sarebbe piu' opportuno che il legislatore adottasse altri strumenti nel perseguire il fine del controllo dei flussi monetari. Infine, per quel che riguarda la disciplina dell' obbligo del deposito vincolato infruttifero sugli investimenti italiani all' estero, l' A. osserva come esso si traduca, in situazioni di permanente inflazione, in una penalizzazione del risparmiatore che costituisce un vero ed irreparabile pregiudizio per l' economia nazionale, giacche' la ricchezza accumulata dal risparmiatore rappresenta un bene nazionale.
d.m. 12 marzo 1981
Ist. dir. tributario - Univ. GE



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