| 162362 | |
| IDG851010110 | |
| 85.10.10110 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| Morozzo Della Rocca Franco
| |
| Fallimento e fisco: la tassazione delle plusvalenze
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Dir. prat. trib., vol. 52, (1981), fasc. 6, pt. 1, pag. 1503-1506
| |
| | |
| D313; D23071
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| In tema di riforma della disciplina normativa del rapporto tra Fisco
e fallimento si tratta di precisare, secondo l' A., se il fallimento
costituisca o meno una soluzione di continuita' nella vita dell'
impresa, oppure, non costituendo esso una frattura, la gestione della
liquidazione fallimentare dovrebbe essere sottoposta allo stesso
trattamento fiscale dell' imprenditore fallito; con l' ulteriore
problema - in questo caso - della considerazione del fallimento come
debitore in proprio dell' imposta, sostituto del fallito oppure
semplice soggetto estraneo al rapporto d' imposta del fallito che
concorre nel passivo in posizione di parita' con gli altri creditori.
In merito, la Suprema Corte ha seguito soluzioni che considerano
quale debitore delle imposte di plusvalenze prodottesi nel patrimonio
del fallito quest' ultimo, cioe' il fallito, con la conseguenza che,
nell' ipotesi del fallimento non ancora chiuso, verrebbe ad
escludersi il pagamento in prededuzioni ed il Fisco potrebbe
insinuarsi tardivamente. Neanche, tuttavia, e' accettabile secondo l'
A. l' idea che la massa possa essere considerata soggetto d' imposta
in relazione alla liquidazione dell' attivo. In realta', questi
problemi non fanno che sottolineare l' esigenza di razionalizzazione
di un settore ove il divario fra realta' formale del diritto e
realta' dei fatti economici e' particolarmente presente.
| |
| art. 10 d.p.r. 29 settembre 1973, n. 600
art. 73 d.p.r. 29 settembre 1973, n. 597
art. 10 d.p.r. 29 settembre 1973, n. 598
| |
| Ist. dir. tributario - Univ. GE
| |