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| IDG851010140 | |
| 85.10.10140 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Basili Tiziana
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| La legittimita' della perquisizione compiuta ex art. 52 legge IVA
come condizione per l' uso dei documenti sequestrati
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| nota a Comm. 1 grado Ancona 31 gennaio 1981, n. 146
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| Dir. prat. trib., vol. 52, (1981), fasc. 4, pt. 2, pag. 763-767
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D23156; D2154
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| L' A. prende in esame due distinti problemi: a)- quali siano i limiti
di legittimita' di una perquisizione disposta ai sensi della vigente
legislazione tributaria. b)- se possano essere utilizzati elementi di
prova illegittimamente acquisiti. In ordine al primo punto, le
conclusioni sono che i fini della legittimita' della perquisizione,
la necessaria autorizzazione da rilasciarsi dal P.M. debba essere
preventiva, debba avere forma scritta e debba contenere la
motivazione nella quale si faccia cenno della valutazione, effettuata
dal P.M. dei gravi indizi di violazione tributaria. Ulteriore
conclusione e' che non e' possibile ottenere successivamente e a
sanatoria, l' autorizzazione mancante. In ordine al secondo problema
l' A. conclude che, in virtu' del principio di legalita', che deve
trovare applicazione in tutte le fasi del procedimento di
accertamento la violazione delle garanzie procedimentali imposte
dalla legge a tutela del contribuente, comporta sempre la
impossibilita' dell' uso delle prove illegittimamente acquisite. A
sostegno, viene citata Corte Cost. 6-4-73 n. 34.
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| art. 52 d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 633
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| Ist. dir. tributario - Univ. GE
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