| Quest' articolo analizza le teorie e i desideri che costituiscono la
base dei principi dell' organizzazione, le loro origini e di come
essi mutino nel tempo. L' assunto principale e' che il fallimento
della scienza dell' "organizzare" non dipende soltanto dalla
deficienza delle soluzioni proposte (come si sostiene comunemente),
ma piuttosto dalla natura del problema stesso, che puo' essere
chiarita soltanto determinando quali obbiettivi puo' realmente
raggiungere la scienza dell' "organizzare". La prima fase della
costruzione di una teoria efficace consiste quindi nell' accertarsi
che le "speranze" inerenti alla teoria stessa abbiano qualche
concreta prospettiva di realizzazione; il tentativo, altrimenti,
risulterebbe piuttosto ideologico che scientifico. Percio' la teoria
dell' organizzazione, invece di proporre nuove teorie, ancora piu'
onnicomprensive e inclusive, ma inevitabilmente destinate all'
insuccesso, deve cominciare a considerare se la teoria che si aspira
a costruire ha fondamenti reali, basati su cio' che e' possibile
raggiungere, e non su aspirazioni o ideologie.
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