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| IDG851210049 | |
| 85.12.10049 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Iannotta Raffaele
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| Nota a C. Cost. 15 luglio 1983, n. 223
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| Foro amm., an. 59 (1983), fasc. 12, pt. 1A, pag. 2337-2338
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D18238; D13101
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| L' A. dopo aver ricordato gli ultimi e sofferti sviluppi legislativi
e giurisprudenziali in tema di indennita' di esproprio esamina la
decisione in rassegna con la quale la Corte Costituzionale ha
annullato la legge 29 luglio 1980, n. 385 nella parte in cui prevede
un sistema provvisorio di indennizzo. Secondo l' A. l' impostazione
della Corte, giusta dal punto di vista logico di non favorire
soluzioni provvisorie in tale materia, pero' pone problemi ancora
piu' gravi per la questione della ricerca del criterio di
liquidazione dell' indennita' di espropriazione per il periodo di
assenza di una specifica fonte normativa in tema appunto di
indennita'. Osserva che non e' seriamente sostenibile che l'
Amministrazione possa semplicemente astenersi dal liquidare le
indennita' di esproprio in quanto in tale caso si potrebbe
prospettare un ricorso al giudice ordinario per ottenere la
liquidazione dell' indennita' o al giudice amministrativo per
chiedere l' annullamento del provvedimento di esproprio per difetto
di deposito della giusta indennita', deposito che e' il legittimo
presupposto del provvedimento suindicato. In mancanza di una fonte,
introduttiva di una specifica metodologia di liquidazione dell'
indennita', si deve seguire il criterio del valore venale.
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| l. 29 luglio 1980, n. 385
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