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163563
IDG860400103
86.04.00103 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Faralli Carla
Ragione e diritto nel pensiero di John Dewey
comunicazione al Convegno "La ragione nel diritto", Bologna, 12-15 dicembre 1984
Soc. dir., an. 12 (1985), fasc. 2, pag. 87-97
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
F31
Secondo John Dewey i termini "natura" e "ragione" sono termini ambigui: "natura" significa sia "l' esistente, il dato, lo stato di cosa precedente", sia "il presente stato di cose". Per cui il richiamo alla natura puo' significare sia cio' che e' desiderabile in riferimento a una regola precedente e percio' fissa e immutabile, che limita l' investigare stesso della ragione, sia cio' che e' desiderabile attualmente in riferimento alle conseguenze che la ragione, nel senso di intelligenza sperimentale, deve valutare. Il filosofo americano attribuisce alla ragione un carattere operativo, strumentale e sperimentale, il cui scopo e' trasformare, ordinare e dare stabilita' al mondo dell' esperienza, che e' governato dall' incertezza. Nel pensiero di Dewey il rapporto tra diritto e ragione e' evidente finche' siano in gioco le norme legali o le decisioni dei tribunali. La legge non e' un comando, o un' espressione di volonta' fondata sulla minaccia della forza. Piuttosto e' un prodotto della ragione, che articola le condizioni sotto cui possono essere svolte le attivita' umane. Per quanto riguarda le decisioni dei tribunali, Dewey critica la teoria tradizionale che fonda il ragionamento giuridico sull' uso del sillogismo e la logica ad esso applicata; critica cioe' la teoria tradizionale sulle procedure da seguire nell' adottare una decisione razionale. A causa della critica di Dewey alle teorie imperativistiche e dei suoi riferimenti alla ragione, i critici hanno spesso tracciato un parallelismo tra il suo pensiero e le teorie del diritto naturale. Ma si tratta di un errore, se per diritto naturale si intende che esistano dei principi fondamentali, assoluti ed eterni. L' A. ritiene che la teoria del diritto di Dewey faccia parte della tradizione della dottrina storico-sociologica, con cui condivide lo studio delle fonti sociali del diritto e il carattere creativo delle decisioni dei giudici.
Centro diretto da G. Taddei Elmi - IDG Firenze



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