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Documento


164665
IDG861400028
86.14.00028 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Verna Giuseppe
Il dottore commercialista e il diritto al segreto professionale
Riv. dott. comm., an. 36 (1985), fasc. 6, pag. 905-913
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D966; D9693
L' A. contrasta la tesi secondo la quale l' estensione ai dottori commercialisti e ai ragionieri della facolta' di astenersi dalla testimonianza, di cui all' art. 351 c.p.p., premierebbe categorie professionali vicine agli evasori fiscali. Tale astensione infatti consentirebbe a tali professionisti di essere depositari di fatti e circostanze la cui mancata conoscenza potrebbe compromettere prestazioni di consulenza nelle materie di loro specifica competenza e di interesse pubblicistico quale la consulenza aziendale. Tra queste vengono sottolineate, per dimostrare l' utilita' dell' estensione dello ius tacendi, quelle relative al risanamento e alla ristrutturazione delle imprese in dissesto. D' altra parte l' estensione in parola eliminerebbe l' incostituzionale disparita' di trattamento con gli avvocati e i consulenti del lavoro, categorie previste dal citato art. 351, le cui competenze in parte coincidono con quelle dei dottori commercialisti, come nel campo del patrocinio avanti le commissioni tributarie.
art. 351 c.p.p.



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