| L' A. prende in considerazione i mutui ipotecari a rate rivalutabili
secondo una fissata percentuale del costo vita come forma di
investimento delle riserve dei fondi pensioni. Tali mutui consentono
di realizzare il tasso di interesse pattuito su capitali
costantemente rivalutati secondo la percentuale prestabilita. In tal
senso possono essere assimilati a investimenti in beni immobiliari.
Si puo' pero' anche considerare come interesse derivante dai mutui il
rapporto tra le rate rivalutate riscosse meno le quote capitali
ammortizzate originarie (non rivalutate) in esse comprese e il
capitale residuo originario all' inizio di ciascun anno. In questo
modo i mutui producono chiaramente interessi inizialmente pari a
quelli pattuiti e successivamente crescenti secondo le condizioni di
indicizzazione e sono assimilabili a un investimento in beni di tipo
mobiliare (azioni, obbligazioni ecc.). Viene dunque determinata una
formula che, fissata la durata "n" dei mutui ed il tasso annuo di
svalutazione monetaria, consente di determinare il rendimento dei
capitali investiti alla fine dell' anno "n", cioe' in situazione di
regime, in varie ipotesi di tasso di interesse e di percentuale di
indicizzazione de costo vita supponendo investimenti costanti ed
unitari. Per raggiungere pero', a regime, un rendimento soddisfacente
dei capitali investiti si passa attraverso una fase transitoria (anni
antecedenti ad "n") in cui la redditivita' e' inferiore al valore a
regime e sicuramente inferiore al tasso inflattivo a meno che i tassi
di interesse o le percentuali di rivalutazione delle rate non siano
particolarmente elevate. Sono stati, quindi, forniti due valori (k e
k*) che consentono di misurare la perdita in termini reali che i
capitali investiti subiscono nel tempo fino all' anno "n" nelle varie
condizioni su esposte. Il primo calcolato nell' ipotesi che le rate
annue dei mutui siano utilizzate in altri tipi di investimento, il
secondo nell' ipotesi di rimutuazione delle rate. Infine sono state
fornite indicazioni dei valori ottenuti dalle tre formule per tassi
di interesse bassi, medi, alti (4%, 6%, 8%) correlati ad alte, medio,
basse percentuali di indicizzazione (65%, 45%, 25%) nell' ipotesi di
mutui di durata 10, 15, 20 anni e tassi svalutativi dell' 8%, 10%,
14% annuo.
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