| 164853 | |
| IDG860700198 | |
| 86.07.00198 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| D' Ambrosio Massimo
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| Note sull' esercizio abusivo della professione
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| nota a Trib. Cagliari 5 ottobre 1984
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| Giur. merito, an. 18 (1986), fasc. 2, pt. 2, pag. 392-401
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D51125
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| L' esercizio abusivo di una professione e' punito dalla legge penale
quando vengano compiuti atti propri di una professione per la quale
e' prevista una speciale abilitazione dello Stato. Tra gli atti
propri vanno ricompresi gli atti "tipici", cioe' previsti in via
esclusiva e tassativa per la singola professione ai quali la legge
accorda tutela immediata anche se compiuti singolarmente, e atti
"caratteristici", non previsti come riservati in via esclusiva, ai
quali la legge accorda tutela solo se compiuti continuativamente e
professionalmente. Il giudice deve valutare il contenuto complessivo
dell' oggetto della professione, in modo da individuare l' interesse
generale pubblicistico protetto dalle norme concedendo cosi' piena
tutela alle singole professioni. In caso contrario si permetterebbe
il formarsi di innumeri serie di professioni parallele costituite,
ciascuna, da atti non previsti come riservati alle professioni.
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| art. 348 c.p.
art. 17 d.p.r. 3 novembre 1981, n. 739
art. 2229 c.c.
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| Ist. dir. agrario - Univ. FI
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